lunedì 31 ottobre 2016

Step 06: il colore e la scienza.

Il colore nella seconda rivoluzione scientifica.


Agli inizi l'industria fondata sulla scienza non si basò sugli aspetti più avanzati di questa, anche se essa fornì indubbiamente metodi e regole di lavoro, seppure incompleti. Gli scienziati, infatti, furono principalmente stimolati dalla stessa industria ad approfondire lo studio dei coloranti, e a ottenere informazioni sui prodotti del catrame di carbone e sulle loro reazioni chimiche. In particolare, fu così per i fornitori di coloranti dell'imponente industria tessile europea. I chimici si confrontavano con la necessità di comprendere la struttura dei nuovi coloranti sintetici, con l'obiettivo non soltanto di scoprirne altri ottenibili dal catrame di carbon fossile, ma anche di difendere gli interessi delle loro industrie nelle vertenze sui brevetti. 
Fu l'abbondanza e il basso costo della materia prima a rendere allettante la ricerca sui coloranti; inoltre, l'accessibilità e la pronta applicazione della teoria dell'anello benzenico di Friedrich August Kekulé (1829-1896), risalente al 1865, collocò su solide basi scientifiche la prospettiva di replicare le molecole dei coloranti naturali. L'anello benzenico di Kekulé era rappresentato come un esagono, con un atomo di carbonio in ogni vertice e legami singoli e doppi alternati tra i sei atomi di carbonio costituenti, a ognuno dei quali era legato un atomo d'idrogeno. 
Le tinte naturali diedero il via alle più grandi sfide scientifiche che comprendevano la conoscenza della loro struttura, i processi per migliorarne la produzione, nonché i percorsi per la loro sintesi. L'unica caratteristica che le accomunava ai coloranti organici, sia naturali sia sintetici, era la loro origine da idrocarburi aromatici, il benzene e i composti consimili, che potevano essere ottenuti dalla distillazione del catrame di carbon fossile.

Per saperne di più vi rimando a questo link.


L'esperimento più lungo del Mondo.




L'esperimento più lungo della storia è iniziato nel 1927 in un laboratorio dell'Università del Queensland (Australia) ed è tutt'ora in corso. Il suo fine era, ed è ancora, quello di dimostrare le sorprendenti proprietà di alcuni materiali, per esempio la pece di catrame, una sostanza ottenuta dal catrame attraverso un procedimento chiamato deacquificazione, cioè la privazione dell'acqua. 
Vi rimando a questo indirizzo per tutti i dettagli.



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